Con la Legge di Bilancio 2025, parte una nuova fase di digitalizzazione per il commercio italiano. Tutti gli esercenti che accettano pagamenti elettronici dovranno collegare in modo diretto e continuo il POS al registratore telematico.
Una misura nata per:
Obiettivi della normativa
L’obbligo si inserisce in una strategia di contrasto all’evasione e spinta alla digitalizzazione, in un contesto in cui i pagamenti elettronici hanno superato il contante.
Nel 2024, i pagamenti digitali in Italia hanno toccato quota 481 miliardi di euro, secondo l’Osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano.
La misura è stata introdotta nella Legge di Bilancio 2025, con l’obiettivo di rendere ogni pagamento elettronico immediatamente tracciabile e collegato all’emissione dello scontrino telematico.
Addio allo scontrino fiscale cartaceo
Attualmente, i pagamenti effettuati con carte e bancomat vengono gestiti separatamente rispetto alla registrazione dei corrispettivi. Con la nuova normativa, invece, ogni transazione elettronica dovrà essere automaticamente registrata nel registratore telematico e trasmessa all’Agenzia delle Entrate.
Questo sistema consentirà di ridurre il rischio di mancata emissione dello scontrino per transazioni effettuate con metodi di pagamento digitali, garantendo una maggiore trasparenza e un controllo più efficace sui flussi di denaro.
Questa novità interessa un’ampia fetta di attività: dai piccoli negozi ai bar, fino ai ristoranti, hotel e punti vendita di ogni genere. Ma cosa significa davvero, nella pratica, questo nuovo obbligo?
L’integrazione tra POS e registratore telematico rappresenta anche l’ultimo passo verso l’eliminazione definitiva dello scontrino fiscale tradizionale. Già oggi, lo scontrino cartaceo ha perso valore fiscale: quello che conta è la trasmissione telematica dei corrispettivi all’Agenzia delle Entrate.
Dal 2026, ogni volta che un cliente paga con carta, bancomat o smartphone, il sistema dovrà:
In questo modo sarà impossibile "saltare" la registrazione di una vendita: tutto sarà tracciato, in automatico, senza margini di errore o dimenticanze.
Chi gestisce un’attività commerciale dovrà fare alcune verifiche importanti. La prima cosa da controllare è se il proprio registratore telematico è compatibile con l’integrazione POS. Alcuni modelli più recenti supportano già questa funzione, ma per altri potrebbe essere necessario:
E attenzione alle tempistiche: anche se l’obbligo scatterà nel 2026, è meglio non ridursi all’ultimo. Gli adeguamenti tecnici potrebbero richiedere tempo, e farli con calma aiuta a evitare ritardi, malfunzionamenti o addirittura sanzioni.
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Revisione del file XML
Il file XML dei corrispettivi sarà aggiornato per includere anche i dati dei pagamenti elettronici, anche per operazioni esonerate da IVA (es. tabacchi, libri, ecc.).
L’Agenzia delle Entrate sta lavorando a una nuova versione del tracciato XML (verosimilmente la 8.0).
Questo renderà necessario aggiornare i firmware delle stampanti fiscali.
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Abrogazione degli Smart POS
La normativa abroga la disposizione (mai attuata) sui cosiddetti “sistemi evoluti di incasso”. Al loro posto si punta su soluzioni software più semplici e realmente integrabili.
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Non adeguarsi alla normativa significa rischiare sanzioni amministrative pesanti. Secondo quanto stabilito, le multe possono arrivare fino a 4.000 euro, e nei casi più gravi l’Agenzia delle Entrate potrà sospendere l’attività per alcuni giorni o settimane.
Nel dettaglio le sanzioni previste per chi non si adegua sono:
• Omessa installazione: da 1.000 a 4.000 euro
• Invio incompleto o omesso: 100 euro per trasmissione, max 1.000 €/trimestre
• Manomissioni: sospensione dell’attività da 15 giorni a 2 mesi
• 4 violazioni in 5 anni: sospensione da 3 giorni a 1 mese
Ma oltre alla multa, ci sono anche problemi pratici: difficoltà nella gestione dei pagamenti, blocchi nel sistema di cassa, problemi con la contabilità.
Anche se può sembrare un’imposizione, l’obbligo di integrare POS e registratori telematici può diventare un’opportunità per modernizzare il punto vendita.
Con un sistema unico e connesso:
Chi lavora al banco lo noterà subito: meno stress, più velocità, più sicurezza, che si trasforma in clienti più soddisfatti.
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