Nella suggestiva cornice della Torre di Santa Maria, sede di Confindustria Udine, si è svolto un incontro straordinario che ha gettato uno sguardo retrospettivo sul passato, un occhio critico sul presente e una visione audace verso il futuro dell'industria tecnologica italiana. Il tema principale dell'evento, "Microprocessori: passato, presente e futuro - Le industrie friulane dal primo microchip al quantum computer", ha catalizzato l'attenzione di un pubblico appassionato e di menti illuminate, guidate dal visionario Federico Faggin.
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Faggin, un nome che risuona nell'ambito dell'innovazione tecnologica, ha condiviso la sua profezia audace: "Il futuro è del computer quantistico, che andrà sicuramente più veloce di quello classico. Non potrà fare tutto, anche se non è ancora ben chiaro cosa potrà fare. Di certo 'scasserà' la crittografia classica. A mio parere funzionerà al punto tale da riuscire a comprendere come va la vita, che è sì un sistema classico, ma anche quantistico". Queste parole profetiche hanno gettato le basi per una discussione avvincente sulle sfide e le opportunità che il futuro tecnologico riserva all'Italia.
Il contributo straordinario di Faggin all'innovazione tecnologica è innegabile. Il suo ruolo di pioniere nell'invenzione del microprocessore, il cuore pulsante di ogni dispositivo elettronico moderno, ha aperto le porte all'era digitale. Il suo lavoro, a cui dobbiamo anche l’invenzione del touchscreen, ha gettato le basi per i dispositivi interattivi che oggi consideriamo alla portata di tutti.
L'evento non è stato solo una celebrazione delle gesta passate, ma anche una riflessione critica sul presente e sulle sfide che l'Italia deve affrontare. Anna Mareschi Danieli, vicepresidente di Confindustria Udine, ha sottolineato l'importanza di riconoscere il genio italiano:
“Faggin è – senza retorica alcuna - un grande italiano. La sua storia straordinaria è un po’ l’emblema di che cosa siamo noi italiani, in termini di genio creativo e capacità imprenditoriale, e al tempo stesso della nostra difficoltà di esserne consapevoli e di far conoscere in tutto il mondo quello che valiamo".
In apertura, Vincenzo Verità, fondatore di FEC Italia, ha raccontato la genesi dell’incontro:
“Ho avvertito il bisogno profondo di organizzare questo evento, una volta appreso che Federico Faggin sarebbe tornato in Italia. Volevo offrire a tutti noi l’opportunità di comprendere appieno l’immensa portata delle sue invenzioni e come abbiano avuto un impatto significativo sulle nostre vite, in primis sulla mia in quanto mi occupo da oltre 40 anni di personal computer. Ho pensato questo incontro come l’occasione non solo per condividere le esperienze del passato, ma anche per esplorare il modo in cui le imprese e gli imprenditori friulani si sono distinti e sono diventati protagonisti nel mercato dei personal computer in Italia e non solo. Siamo qui per imparare, condividere e ispirarci reciprocamente. Per ribadire come l’innovazione, la determinazione imprenditoriale e la collaborazione possano plasmare il nostro futuro”.
Durante la tavola rotonda, moderata da Maurizio Melis, conduttore del programma "Smart City, voci e luoghi dell'innovazione" su Radio 24, esperti del settore come Dino Feragotto, Renzo Guerra e Roberto Siagri hanno evidenziato l'importanza dei microprocessori nella nostra vita quotidiana. Tutto, dai computer agli smartphone, si basa su questi piccoli pezzi di tecnologia, che hanno trasformato il nostro modo di vivere e lavorare. Tuttavia, l'Italia deve affrontare sfide significative nel campo della produzione di semiconduttori e dei costi elevati associati.
La discussione si è spostata verso il futuro, in particolare verso il campo dei computer quantistici, un territorio inesplorato e pieno di opportunità. L'Italia, tuttavia, si trova di fronte a una sfida: quella di investire nella ricerca e nello sviluppo delle tecnologie quantistiche. In un'epoca in cui paesi come Francia e Germania stanno già investendo ingenti risorse in questo settore, l'Italia deve agire con urgenza per non restare indietro.
Il dibattito ha sottolineato l'importanza di adottare una visione a lungo termine e di investire nelle tecnologie del futuro, in particolare nel settore dei computer quantistici. L'Italia ha il potenziale per emergere come leader in questo campo, ma solo attraverso un impegno serio, risorse adeguate e una strategia ben pianificata.
L'incontro ha offerto una panoramica unica sulla storia, sul presente e sul futuro dell'innovazione tecnologica in Italia.
[ È ora che il Paese si unisca, investa nella ricerca e si apra alla possibilità di un futuro guidato dalla tecnologia quantistica. Solo attraverso questa determinazione e collaborazione l'Italia potrà continuare a prosperare nel mondo sempre più avanzato della tecnologia. ]